La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti non ha avuto successo nella sua azione contro Aron Govil. Questa decisione, ampiamente discussa sulla piattaforma di social media X, sembra essere vantaggiosa per Ripple, la rinomata società di soluzioni di pagamento che utilizza blockchain.
Secondo Stuart Alderoty, chief legal officer di Ripple, la Corte d'Appello del Secondo Circuito ha confermato la decisione di non riconsiderare il caso SEC vs SEC. Govil, il che significa che “senza perdita finanziaria da parte dell’acquirente, non esiste alcun diritto della SEC al rimborso da parte del venditore”. L'anno scorso, Alderoty ha sostenuto che il SEC non poteva richiedere una restituzione estrema senza dimostrare un effettivo danno finanziario agli investitori.
Un avvocato australiano specializzato in criptovalute ha commentato il caso su Network X, indicando che mentre la SEC si affida a Govil per affermare che i rimborsi devono corrispondere al “guadagno illecito” in caso di perdite finanziarie, la decisione è positiva per Ripple, se È dimostrato che gli investitori istituzionali non sono stati danneggiati.
La SEC continua a perdere. La Corte d'Appello del Secondo Circuito ha rifiutato di riconsiderare la propria decisione nel caso Govil secondo cui se un acquirente non subisce alcuna perdita finanziaria, la SEC non ha diritto alla restituzione da parte del venditore. https://t.co/AOEHcyiajo pic.twitter.com/TPCbmAcAmY
- Stuart Alderoty (@s_alderoty) 11 aprile 2024
Al contrario, la SEC sostiene che i rimborsi devono includere tutte le entrate derivanti dalle vendite istituzionali di Ripple, sottraendo il costo delle spese associate. Secondo la Commissione, le spese ammontano a 115 milioni di dollari, a fronte di vendite che ammontano a 991 milioni di dollari.
Morgan, analista del settore, ha sottolineato che se Ripple dimostrasse l'assenza di perdite finanziarie tra gli investitori istituzionali, la decisione del tribunale sarebbe a favore della società.
Inoltre, la SEC intende imporre multe e sanzioni a Ripple per un importo pari a 2 miliardi di dollari in un processo che, secondo Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, e Alderoty, non comporta accuse di frode. Questo punto è cruciale per lo sviluppo di questo contenzioso tra Ripple e l’organismo di regolamentazione.