Il fondatore di Cardano (ADA), Charles Hoskinson, è tornato per commentare questioni urgenti legate al progetto blockchain da parte dei membri della sua comunità. Alcune domande di un utente Cardano sono state selezionate da Hoskinson, che ha finito per chiarire alcuni presupposti sul progetto.
In un video condiviso di recente, il fondatore di Cardano ha commentato l'idea che Cardano debba avere una stablecoin ben riconosciuta per avere successo. Hoskinson ha sottolineato che l'ecosistema ha bisogno di implementare le stablecoin con un supporto migliore, tuttavia, ha sottolineato che la Fondazione Cardano sta già lavorando per questo obiettivo.
Nelle sue dichiarazioni, Hoskinson ha stracciato l’idea di una forte congestione del territorio blockchain anche con pochi utenti attivi e coin in progress. Pur concordando con la congestione, il fondatore di ADA ha notato che ci sono diversi utenti e valute attive sulla blockchain.
Anche in questa occasione, Hoskinson ha sottolineato che quando si verifica una congestione, l'evento non provoca problemi significativi agli utenti. Il CEO di Cardano ha spiegato che la congestione non causa un aumento delle commissioni o un fallimento dei processi, ma porta solo a ritardi nella liquidazione delle transazioni, nonché ad un aumento dei tempi di transazione.
Discussione interessante https://t.co/1USHIhAc9h
- Charles Hoskinson (@IOHK_Charles) 1 aprile 2024
Vale la pena ricordare che, di recente, Charles Hoskinson ha reagito alle critiche di Forbes definendo Cardano una Blockchain Zombie.
Hoskinson reagisce alle critiche di Forbes
Recentemente, un dibattito ha acceso l'ecosistema delle criptovalute quando un'indagine ha evidenziato diverse piattaforme, tra cui Cardano, Tezos, Litecoin, Algorand, Monero, Ripple, tra gli altri, etichettandoli come “zombi” perché presumibilmente hanno “pochi utenti”. Charles Hoskinson, il visionario dietro Cardano, ha reagito rapidamente, scegliendo l'umorismo come arma di difesa.
Secondo le rivelazioni di un team di Forbes, circa 50 criptovalute vengono scambiate con valutazioni superiori a 1 miliardo di dollari e tra queste almeno 20 sono state classificate come “zombi funzionali”. L'articolo, pubblicato il 27 marzo, getta una luce critica su queste blockchain, descrivendole come asset di “scarsa utilità” che si prestano più a scambi speculativi che a funzioni reali, nonostante accumulino “tesori pieni di milioni” e non siano responsabili nei confronti degli azionisti o regolatori.
