Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha recentemente condiviso le sue preoccupazioni sui potenziali pericoli dell'Intelligenza Artificiale (AI) fuori controllo, un argomento che ha generato un acceso dibattito nella comunità tecnologica.
Nelle sue dichiarazioni, Buterin ha avvertito che una gestione inappropriata dell’intelligenza artificiale potrebbe portare alla creazione di entità autonome e autoreplicanti, rappresentando un rischio reale per l’umanità. Ha sottolineato che se lo sviluppo dell’intelligenza artificiale non sarà accompagnato da controlli e regolamentazioni efficaci, il risultato finale potrebbe essere “una perdita di potere permanente per l’uomo”. Questa visione, per quanto preoccupante, costituisce un importante appello alla riflessione sul futuro della tecnologia e sul suo impatto sulla società.
Tuttavia Buterin ha sottolineato anche il potenziale positivo dell’intelligenza artificiale. Secondo lui, se utilizzata correttamente, l’intelligenza artificiale può contribuire in modo significativo al progresso della civiltà umana, inaugurando un’era di superintelligenza e prosperità nel mondo. La chiave, quindi, sta nel modo in cui scegliamo di sviluppare e implementare questa tecnologia.
A suo avviso Buterin ha tenuto a chiarire che non tutta l’intelligenza artificiale rappresenta un pericolo. Sistemi come i chatbot, ad esempio, sono progettati per migliorare l’esperienza dell’utente e offrire vantaggi tangibili. Il problema sorge quando l’intelligenza artificiale opera autonomamente per lunghi periodi senza un’adeguata supervisione umana. In questi casi, l’intelligenza artificiale può diventare una minaccia, sfidando il controllo umano e potenzialmente danneggiando il benessere della società.
Per evitare questi rischi, Buterin suggerisce che l’intelligenza artificiale sia progettata per integrare e amplificare l’intelligenza umana, funzionando come strumenti in grado di migliorare le capacità collettive delle persone. Invece di sostituire l’umanità, l’intelligenza artificiale dovrebbe collaborare con noi, migliorando le nostre capacità e aiutandoci a risolvere problemi complessi.
“L’intelligenza artificiale fatta in modo sbagliato sta creando nuove forme di vita intelligente indipendente e autoreplicante. L’intelligenza artificiale fatta bene è un’armatura meccanica per la mente umana. Se facciamo la prima senza la seconda, rischiamo la perdita permanente del potere umano. Se facciamo quest’ultima cosa, fiorirà una civiltà umana superintelligente”, ha detto. “Il giudizio umano distillato è un modo per fare quest’ultimo a livello collettivo. Molti strumenti creativi attuali per la generazione di video con intelligenza artificiale mostrano l’avanguardia di come ciò si presenta a livello individuale. Non “avvertire e aspettare”, ma mirare e aggiustare costantemente in tempo reale”.
In questo senso, Buterin propone il concetto di “Difesa Decentralizzata e Democratica”, o la cosiddetta “d/Acc”, per affrontare queste sfide. Questo approccio innovativo mira a sviluppare strumenti decentralizzati volti a mitigare i rischi derivanti dal progresso dell’IA.