- La legge marziale in Corea del Sud genera instabilità nel mercato delle criptovalute
- Il CEO di CryptoQuant richiede aiuto a Elon Musk
- Bitcoin e altcoin scendono fino al 30% sugli scambi sudcoreani
La recente dichiarazione della legge marziale in Corea del Sud, da parte del presidente Yoon Suk-yeol, ha generato una serie di intense reazioni nel mercato finanziario, soprattutto nel settore delle criptovalute. La misura di emergenza, che pone il potere militare sul governo civile, è stata annunciata in un contesto di crescente tensione politica, con accuse contro il partito di opposizione di sostenere attività antistatali e addirittura di collaborare con la Corea del Nord.
Ultimi dati: le coppie di scambio di won coreani sulle borse coreane hanno improvvisamente iniziato a crollare, con Bitcoin che è addirittura sceso a 79,167 dollari e XRP a 1.89 dollari. Ora si stanno riprendendo. https://t.co/ddi2RcNnXu & https://t.co/knueGmuiE6 pic.twitter.com/8umh9AVe3D
- Wu Blockchain (@WuBlockchain) Dicembre 3, 2024
Le implicazioni della legge marziale si rifletterono presto nel mercato delle criptovalute. L'impatto è stato immediato: le principali criptovalute come Bitcoin, XRP e Dogecoin hanno subito cali fino al 30% sulle borse sudcoreane come Upbit e Bithumb. La volatilità generata dall’incertezza politica e dall’intervento del governo sul mercato ha generato un’ondata di panico tra gli investitori locali, che, per paura, hanno iniziato a ritirare i propri fondi o a vendere asset in massa, provocando un forte calo dei prezzi.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, le piattaforme di trading hanno dovuto affrontare problemi tecnici, con ritardi e difficoltà operative dovute all’improvviso aumento del volume delle transazioni. Il mercato è diventato ancora più imprevedibile e alcuni trader sono riusciti ad acquistare Bitcoin a prezzi inferiori ai valori globali, generando uno scenario di distorsione dei prezzi. Questa instabilità ha sollevato interrogativi sulla resilienza delle criptovalute di fronte agli eventi politici e sui limiti dei mercati locali in tempi di crisi.
Nel pieno della crisi, Ki Young Ju, CEO di CryptoQuant, non ha esitato a rivolgersi all'uomo d'affari Elon Musk, uno dei nomi più influenti nel mondo delle criptovalute. Ju ha utilizzato la piattaforma X (ex Twitter) per chiedere sostegno, evidenziando i rischi della censura e l'impatto che la legge marziale potrebbe avere sulla libertà di espressione nel Paese. “Abbiamo bisogno di un’azione internazionale per garantire il mantenimento della trasparenza e della libertà di comunicazione”, ha affermato. L'appello è stato lanciato a causa dell'urgenza di una risposta globale alla repressione politica, che influenzerebbe anche le operazioni delle società di criptovaluta e la fiducia degli investitori.
La storia della Corea del Sud con la legge marziale risale al 1980, il che rende la situazione ancora più grave e rara. La misura arriva in un momento critico per il mercato delle criptovalute nel paese, che è diventato uno dei più grandi centri di scambio di criptovalute al mondo. L’impatto di questa affermazione potrebbe riverberarsi non solo sui mercati finanziari locali, ma anche influenzare le decisioni di investimento internazionali, soprattutto perché sempre più paesi osservano da vicino gli sviluppi.