A Poligono Labs ha annunciato, il 10 settembre, una partnership con la startup Fabric Cryptography volta a promuovere l'adozione della prova a conoscenza zero (ZKP) in AggLayer, uno strato di aggregazione di Polygon.
“AggLayer è la base per la prossima generazione di criptovalute e Web3, ma può migliorare ancora. Poiché AggLayer è ancora in fase di sviluppo e farà affidamento sulle prove ZK per le sue funzioni principali, ha spazio per guadagnare velocità ed efficienza lungo lo stesso vettore delle prestazioni ZK in generale”, ha sottolineato.
Nella sua dichiarazione ufficiale, la società ha spiegato che la partnership supervisionerà l'integrazione delle unità di elaborazione verificabili dei tessuti (VPU) in AggLayer.
“La Verifying Processing Unit (VPU) di Fabric supporterà dozzine di primitive crittografiche, dall’albero Merkle generalizzato a Plonk e oltre. Supporterà inoltre operazioni su numeri interi più grandi rispetto a una tipica GPU: 900%, per l'esattezza", ha affermato Polygon.
Secondo il comunicato, le VPU Fabric offriranno anche prestazioni molto più elevate rispetto alle CPU o GPU per uso generale ampiamente utilizzate. Ogni scheda VPU ha 3 chip FC1000, ha spiegato Polygon.
“Il chip FC1000 è un system-on-chip completo dedicato all’accelerazione dei sistemi di prova end-to-end. Utilizza una CPU su chip (RISC-V), un'eccezionale larghezza di banda della memoria e un calcolo crittografico senza precedenti (40 blocchi personalizzati per chip e 120 blocchi per scheda). I carichi di lavoro sono inoltre altamente performanti e parallelizzabili, dal livello del chip al server, grazie al compilatore completo e allo stack software di Fabric."
Anche gli sviluppatori evidenziato da notare che l'attuale roadmap di Fabric mira a fornire un prototipo beta accelerato end-to-end di Plonky2 e Polygon Plonky3 sulla VPU in un arco di tempo compreso tra 6 e 12 mesi. "La Fabric VPU indica la strada verso un futuro in cui la crittografia e il Web3 sono limitati non dalle prestazioni, ma solo dalla creatività", ha aggiunto.