Il CEO di Crypto.com, Kris Marszalek, ha incontrato il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, con l'obiettivo di discutere le politiche relative alle criptovalute, con l'inserimento all'ordine del giorno di questioni relative alla creazione di un Riserva nazionale di Bitcoin, de secondo le informazioni di Bloomberg.
Con un cambio di rotta, l'incontro tra Marszalek e Trump è coinciso con la decisione di Crypto.com, una rinomata piattaforma di scambio di criptovalute globale, di ritirare la causa contro la Securities and Exchange Commission (SEC) nel tentativo di allinearsi con le politiche del paese. nuovo governo. L'informazione è stata rivelata in una causa intentata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto orientale del Texas.
L'incontro si è svolto a Mar-a-Lago e mirava a discutere le politiche che potrebbero avere un impatto sul settore delle criptovalute. In un post su X, Marszalek ha condiviso un'immagine accanto a Trump dove ha scritto: “È un onore sedersi a tavola”.
Onorato di avere un posto a tavola. pic.twitter.com/KvK0XyEdYZ
— Cri | Crypto.com (@kris) Dicembre 17, 2024
Causa SEC
L'8 ottobre, Crypto.com ha riportato in a comunicazione funzionario che ha intentato una causa contro la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti al fine di proteggere il futuro del settore delle criptovalute negli Stati Uniti.
"La nostra decisione di citare in giudizio la SEC fa seguito alla ricezione di un avviso Wells da parte dello staff della Commissione, che illustra come la campagna di regolamentazione tramite applicazione non autorizzata e ingiusta della SEC continua nonostante le indicazioni bipartisan secondo cui la prossima amministrazione adotterà un approccio più costruttivo ed efficace per il progresso delle criptovalute negli Stati Uniti. Per ora, le azioni improprie di applicazione della SEC fanno parte del processo di gestione di un'attività di criptovaluta statunitense legittima e autorizzata. Sebbene sia senza precedenti che la nostra azienda intenti una causa contro un’agenzia federale, le azioni di questa agenzia nei confronti del nostro settore non ci hanno lasciato scelta”.
Nello specifico, come ha spiegato la società, l'azione legale sosteneva che la SEC aveva unilateralmente ampliato la propria giurisdizione "oltre i limiti di legge e, separatamente, che la SEC aveva stabilito una regola illegale secondo la quale le negoziazioni di quasi tutti i criptoasset sono transazioni di titoli, non importa come vengono vendute, mentre le transazioni identiche in bitcoin (BTC) ed etere (ETH) in qualche modo non lo sono."