- Il Dow Jones perde 400 punti a causa delle tensioni tra Stati Uniti e Cina
- L'S&P 500 interrompe la serie di vittorie a causa dell'avviso fiscale
- I rendimenti dei titoli di Stato americani tornano a salire sopra il 5%
Mercoledì i mercati azionari statunitensi hanno chiuso in ribasso, riflettendo le rinnovate preoccupazioni sulle relazioni tra Stati Uniti e Cina e sull'impatto fiscale della proposta di bilancio dell'amministrazione Trump. L'indice Dow Jones è sceso dello 0,9%, con un calo di oltre 400 punti. L'S&P 500 è sceso dello 0,6%, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,2%.
La presa di profitto avviene dopo una tregua commerciale temporanea tra le due maggiori economie mondiali. Tuttavia, la situazione è tornata ad essere instabile dopo che il governo degli Stati Uniti ha emesso nuovi avvertimenti contro l'uso di chip di intelligenza artificiale da parte di Huawei, il che ha riacceso le tensioni nel settore dei semiconduttori.
Al Congresso sta aumentando la pressione sulla proposta di legge di Trump su tasse e spesa. Secondo alcune fonti, il presidente starebbe facendo pressione sui suoi alleati repubblicani affinché cedano ad alcune richieste per accelerare l'approvazione del testo. La situazione di stallo e i segnali di squilibrio fiscale hanno contribuito all'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 30 anni è tornato sopra il 5%, mentre quello dei titoli a 10 anni è scambiato sopra il 4,5%. Il movimento evidenzia la preoccupazione del mercato circa la sostenibilità del debito statunitense di fronte a possibili aumenti delle spese.
Inoltre, il settore della vendita al dettaglio è stato messo in luce dopo la pubblicazione dei risultati finanziari di Target, utilizzati come barometro per misurare l'impatto economico dei dazi commerciali. La risposta negativa del mercato alle proiezioni dell'azienda ha rafforzato il tono cauto tra gli investitori.
La combinazione di incertezza fiscale interna e controversie commerciali con l'estero limita la propensione al rischio e incide direttamente sui principali indici azionari statunitensi. L'attenzione resta rivolta agli sviluppi a Washington e ai prossimi passi nelle relazioni con Pechino, in particolare nel settore dei chip e della tecnologia.