- La Fed valuta la possibilità di tagliare i tassi di interesse già a luglio
- I titoli tecnologici crollano mentre aumenta la pressione su Nvidia
- Le tensioni tra Stati Uniti e Iran impongono cautela sul mercato
I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso venerdì con performance contrastanti, riflettendo la combinazione di fattori economici e geopolitici che hanno influenzato i mercati. Il Dow Jones Industrial Average è leggermente salito dello 0,2%, mentre l'S&P 500 è sceso dello 0,1%. Il Nasdaq Composite, maggiormente esposto alle aziende tecnologiche, ha perso lo 0,4%.
Tra i momenti salienti della giornata, il settore dei semiconduttori è stato sottoposto a rinnovate pressioni dopo le notizie secondo cui il governo statunitense potrebbe porre fine alle deroghe che consentono ai produttori di chip globali di accedere alla tecnologia statunitense per le operazioni in Cina. Le azioni di Nvidia, tra le più sensibili a questo tema, hanno perso l'1,1%.
Sul fronte della politica monetaria, il governatore della Federal Reserve Chris Waller ha adottato un tono più accomodante, suggerendo che i tagli dei tassi di interesse potrebbero avvenire già a luglio. A suo avviso, i recenti indicatori di inflazione mostrano segnali di ripresa, nonostante i dazi imposti dall'amministrazione Trump siano ancora in vigore.
Nonostante questo segnale, il mercato dei futures continua a scontare un taglio dei tassi a settembre come lo scenario più probabile, secondo i dati del CME Group. La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi nella sua ultima riunione, con il presidente Jerome Powell che ha sottolineato che non c'è fretta di avviare il ciclo di allentamento.
In ambito geopolitico, l'attenzione si è spostata sul Medio Oriente dopo che il presidente Donald Trump ha rinviato la decisione su un possibile attacco militare all'Iran. Secondo una dichiarazione della Casa Bianca, Trump ha fissato un termine di due settimane per definire una risposta, lasciando aperta la possibilità di una soluzione diplomatica.
I ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito e Germania stanno incontrando i funzionari iraniani a Ginevra, nel tentativo di allentare la tensione. Nel frattempo, gli investitori continuano a monitorare attentamente gli sviluppi, valutandone il possibile impatto sui mercati globali.