- L'arresto di Durov incide sul valore di TON
- TON mantiene l'operatività nonostante le sfide
- TON Ventures critica l'attacco alla libertà di espressione
La criptovaluta TON, collegata alla piattaforma The Open Network, ha subito una significativa svalutazione di oltre il 20% per chiudere domenica scorsa a 5,30 dollari. Il precipitoso calo fa seguito alle notizie sull’arresto di Pavel Durov, fondatore e amministratore delegato dell’app di messaggistica Telegram, in Francia.
Al momento della pubblicazione, il prezzo di TON era quotato a 5,61 USD con un calo dello 17% nelle ultime 24 ore.
Durov è stato arrestato dalla polizia francese sabato notte dopo che il suo aereo privato era atterrato all'aeroporto di Bourget, vicino a Parigi. L'arresto è avvenuto sulla base di un mandato emesso nell'ambito di un'indagine preliminare che affronta la presunta mancanza di moderatori su Telegram, consentendo così usi illeciti della piattaforma.
The Open Network, in reazione all'incidente, ha utilizzato la piattaforma X per comunicare agli utenti che l'ecosistema rimane operativo e stabile nonostante i guai legali di Durov. Il messaggio sottolinea la resilienza della comunità TON: “Vogliamo assicurare a tutti che la comunità TON rimane forte e pienamente operativa. Incoraggiamo tutti a mantenere la calma, a restare uniti e a continuare a costruire mentre affrontiamo insieme questa situazione”.
Allo stesso tempo, anche TON Ventures, una società di venture capital legata al progetto, ha commentato la situazione, sostenendo che l'arresto del CEO rappresenta un duro colpo alla libertà di espressione e alla decentralizzazione.