- Volatilità del Bitcoin inferiore al 50% dal 2023
- Crescono i confronti con l'oro e le azioni globali
- I flussi di ETF e miner influenzano i movimenti futuri
La volatilità di Bitcoin è rimasta al di sotto del 50% su periodi di 60 giorni dall'inizio del 2023, segnando il periodo di stabilità più lungo mai registrato. Secondo Dati Kaiko, questa tendenza è continuata nonostante i cambiamenti nelle condizioni di liquidità e nella quota di mercato, consolidando un profilo di maturità per la criptovaluta.
L'aumento è avvenuto parallelamente a un ciclo di apprezzamento. Tra il 2023 e il primo trimestre del 2025, il prezzo di Bitcoin è aumentato notevolmente, mentre la volatilità realizzata è diminuita di circa il 20%. Il risultato è stato una crescente capitalizzazione di mercato accompagnata da fluttuazioni sempre più contenute.
A iShares stimato La volatilità annualizzata dell'asset è del 54%, rispetto al 15,1% dell'oro e al 10,5% delle azioni globali. Sebbene Bitcoin continui a fluttuare di più, la differenza con gli asset tradizionali si è ridotta, rafforzando la sua vicinanza ai mercati liquidi e rischiosi.
Anche gli indicatori a breve termine confermano questa compressione. Le letture a 30 e 60 giorni, misurate dalla dashboard di BitBo, si attestano sui minimi del ciclo, ben lontani dai massimi storici superiori al 150%. Questo cambiamento riflette l'aumento della liquidità dei derivati, l'uso di strategie sistematiche e l'espansione delle vendite di volatilità, che attenuano i movimenti bruschi.
Ciononostante, gli shock continuano a colpire il settore. Nel settembre 2025, un episodio di avversione al rischio ha spazzato via 162 miliardi di dollari dal mercato delle criptovalute, ma il calo percentuale di Bitcoin è stato inferiore a quello delle principali altcoin, uno schema che si ripete durante le correzioni. I token DeFi e le altcoin operano spesso con una volatilità più di tre volte superiore a quella di BTC, aumentando la dispersione.
I modelli di determinazione dei prezzi basati sugli effetti di rete prevedono valori medi compresi tra 130.000 e 163.000 dollari, con un obiettivo di 200.000 dollari entro la fine del 2025. Queste proiezioni dipendono dall'attività di rete, dai flussi degli ETF e dalle condizioni macroeconomiche, che includono un dollaro forte, una politica monetaria globale e chiarezza normativa.
Secondo Kaiko, la liquidità nei derivati e negli exchange continua ad aumentare, contribuendo a contenere le fluttuazioni. Se il supporto istituzionale e la stabilità della liquidità saranno mantenuti, la volatilità annualizzata potrebbe rimanere al di sotto del 50%, avvicinando Bitcoin ad asset come i titoli tecnologici a media capitalizzazione.













